AVEZZANO – L’AQUILA
Il sistema idraulico rappresentato da un lungo canale sotterraneo, sei cunicoli di servizio inclinati e trentadue pozzi, necessari a regolamentare il livello dell’acqua del lago del Fucino, è a buon diritto considerata una delle più grandiose opere ingegneristiche dell’antichità.
A realizzarla fu l’imperatore Claudio tra il 41 e il 52 d.C.. Grazie a questo ingegnoso sistema, parte dell’acqua del lago fu fatta defluire nel fiume Liri, nel versante opposto del Monte Salviano. L’imbocco del cunicolo maggiore, in località Borgo Incile, a sud di Avezzano, è lungo oltre 5 chilometri e presenta tre grandi archi. L’uscita del tunnel è invece nei pressi dell’attuale
Capistrello.
L’imperatore Claudio celebrò l’opera organizzando una naumachia, una battaglia navale sul lago, alla presenza della moglie Agrippina e del giovane Nerone. Dopo secoli di abbandono i cunicoli di età imperiale furono recuperati e ampliati su iniziativa del banchiere romano Alessandro Torlonia a metà ottocento, al fine di prosciugare il lago e trasformare il Fucino in uno dei più
fertili e importante poli agricoli del Paese.
LAVORAZIONI
· Restauro di paramento murario di mattoni con riprese di muratura a scuci e cuci;
· Esecuzione di lavaggio delle pareti in cortina di pietra;
· Trattamento finale di protezione di paramenti a faccia vista sia in pietrame che in laterizi;
· Consolidamento e restauro di cortina in pietra;
· Consolidamento delle murature mediante l’esecuzione di perforazioni iniettate con malte a base calce;
· Realizzazione di muratura in conci calcarei lavorati a mano per l’integrazione delle parti mancanti;
· Soletta armata in calcestruzzo cementizio;
· Acciottolato di fiume posto ad opera incerta.