SUBIACO – ROMA
Di elegante stile neoclassico, la chiesa di Sant’Andrea nel cuore dell’antica Subiaco fu disegnata dal grande architetto Pietro Camporese il Vecchio e solennemente consacrata da Pio VI nella primavera del 1789.
Di sobrio pregio la facciata su due livelli, l’inferiore scandito da sei colonne e tre grandi portali, il superiore da quattro colonne con capitelli ionici, che sorreggono il timpano triangolare e che incorniciano la loggia centrale da cui i papi si affacciavano a benedire i fedeli.
L’interno a croce latina con tre navate, sfavillante di stucchi dorati e motivi policromi, custodisce opere di Reni, Cavallucci, Conca, Unterberger, una tavola raffigurante il Salvatore realizzata da un allievo di Raffaello, un pregevole organo dalle 5.000 canne. La chiesa fu distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ma fu ricostruita com’era e dov’era, su
progetto dell’ingegnere, e parlamentare democristiano, Florestano Di Fausto.
LAVORAZIONI
· Consolidamento a pressoflessione del pilone della navata centrale mediante l’applicazione sullo stesso di fibre di carbonio in fasce con chiodature passanti e non passanti sempre in fibra di carbonio;
· Consolidamento extradossale di volte sia con materiali tradizionali che con fibre di carbonio;
· Perforazioni iniezioni sia su murature in pietrame che su strutture in cemento armato;
· Ripristini di muratura in pietrame, spicconatura e rifacimento dell’intonaco;
· Murature varie di mattoni posti in foglio;
· Restauro delle coperture mediante la rimozione totale di manto di copertura a tetto con smontaggio della grossa armatura in legno;
· Rifacimento della struttura e della sottostruttura della copertura in legno lamellare con apposizione di manto di tetto in coppi;
· Esecuzione di massetti e pavimenti precedentemente rimossi;
· Restauro pittorico dei pilastri consolidati.